mercoledì 26 gennaio 2011

Alla Libertà


Liberamente tratto da “Della Tirannide” di Vittorio Alfieri 1777.

Reinterpretato da Dj Muretto.
Leggendo “Della Tirannide”, nel quale mi sono imbattuto per caso nel mio peregrinare nel mondo virtuale, ho trovato il modo per dare “forma” ai miei pensieri, ho adeguato alcune frasi ai tempi attuali, altre sono state copiate senza apportare nessuna modifica e altre ancora sono il frutto dell’entusiasmo che ho provato leggendolo.
Pace.
La fiamma della LIBERTA’ ancora arde nei cuori e in maniera pura è ancora pensata da chi ad essa si rivolge nella speranza di vederla finalmente reale.

Ci sono persone che la usano come vessillo nei loro slogan, nelle loro sigle e spesso sono proprio questi i suoi principali vessatori e nemici.
Quindi è normale che la Libertà, ancor’oggi disdegni di volgere a Noi il suo benevolo sguardo.
Io che della Libertà mi diletto a scrivere, cercherò di spiegare con semplicità, precisione e chiarezza quale sia la mia idea di libertà, di democrazia, di giusta politica e di corretto vivere.





IL TIRANNO.
TIRANNO, era il nome con cui i Greci chiamavano coloro che noi appelliamo re. E quanti, o per forza, o per frode, o per volontà del popolo, ottenevano le redini assolute del governo.
Divenne con l’andar del tempo, esecrabile definire un uomo TIRANNO.
Quindi ai tempi nostri, quei politici stessi che la tirannide esercitano, gravemente si offendono di essere nominati tiranni.
Questa confusione dei nomi e delle idee, ha posto una tale differenza tra noi e gli antichi, e tanta è la cecità del moderno ignorantissimo volgo, che con tanta facilità si lascia ingannare dai semplici nomi, che sotto altro titolo egli si va godendo i tiranni, e compiange gli antichi popoli che dovettero sopportare tiranni non dissimili dai moderni politici.

LA TIRANNIDE.
Si deve indistintamente definire tirannide ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o cattivo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a fare ciò, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

DEMOCRAZIA.
E’ il dolce nome che l’ ignoranza, l'adulazione, e il timore, davano e danno a questi governi. A dimostrarne l’ insussistenza, credo che basti la semplice interpretazione del nome.
Democrazia vuol dire, demos (popolo) cràtos (potere) significa quindi : potere del popolo. Non è essa l’autorità di un solo uomo o di un gruppo di persone, ma l’autorità che il popolo ha e delega ai suoi rappresentanti in rispetto delle leggi atte a vigilarne l’operato.
Ogni legge deve sempre rivolgersi al bene dei più e non deve mai essere ad uso di una persona o di un solo gruppo privilegiato.
In questi anni democrazia è sinonimo di tirannide.
Ora, io domando in qual cosa differisca il governo e l’autorità di uno solo nella tirannide, dal governo e autorità d'un solo gruppo nella democrazia.
Mi si risponde: "Nell'abuso".
Io replico: "E chi vi può impedire quest'abuso?"
Mi si soggiunge: "Le leggi".
Ripiglio: "Queste leggi hanno forza ed autorità per se stesse, per poter condannare chi commette questo abuso?”
Nessuno più a questa obiezione mi replica.
Dunque, all'autorità d'un solo governo, potente ed armato, ogniqualvolta esso non rispetti le leggi, che faranno le misere genti, per se stesse impotenti, contro il comando assoluto e la forza?
Di quanto asserisco, se ne osservi continuamente la prova nell’ opinione stessa dei moderni politici. Si gloriano costoro del nome di democratici, e mostrano di aborrire quello di tiranni; ma nel tempo stesso reputano assai minori di loro quegli altri pochi , che obbedienti alle leggi li chiamano tiranni.
Questi “democratici” sanno dunque benissimo, che fra democrazia e tirannide non vi è nessuna differenza. I politici italiani, di tiranni tengono caro il potere, e di democratici soltanto il nome.
Il popolo spogliato, avvilito, ed oppresso dalla democrazia, la sola tirannide stupidamente aborrisce.
Io non mi stancherò mai di ripetere che Democrazia è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante in suo nome si siano combattute, e tutt’ora si combattano, guerre. Democrazia è una grande parola la cui storia non è ancora stata scritta perché quella storia deve ancora essere messa in atto.



3 commenti:

  1. Napoli, rissa sui "brogli" alle primarie
    Sarà stato l'uomo invisibile?

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  2. “Calma Dottor B. L’uomo invisibile non riusciamo a trovarlo. I nostri rilevatori dicono che è in Campania a falsificare le schede elettorali per le primarie, vuole assolutamente sconfiggere l’uomo con la zeppola, l’ultimo contatto che abbiamo avuto con lui è stato 2 ore fa, ci ha chiamato dal suo yacht invisibile al fisco”

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